Artisti emergenti italiani si confrontano con Giuseppe Verdi nel periodo di Ottobre e Novembre 2024 mentre il suo giovane pubblico (11-14 anni) scopre il potere della musica ed impara ad ascoltarla. 

Il progetto da nuova luce, atmosfere, suoni e suggestioni ai brani di Verdi, riletti secondo i molteplici linguaggi della contemporaneità. I protagonisti del Barezzi Lab sono da una parte più di 60 Artisti o Band che, distinti in tempi recenti per originalità, talento e qualità, sono stati invitati ad eseguire re-interpretazioni di brani del repertorio verdiano, secondo i rispettivi linguaggi musicali, più 2 brani del proprio repertorio. In modo speculare, alcuni studenti del conservatorio, supportati da un arrangiatore di musica contemporanea, si cimenteranno nella rilettura di brani pop di grande fama in una forma classica e sinfonica. 

Dall’altro lato un altro protagonista è il pubblico, costituito da giovani ragazzi e ragazze delle scuole medie superiori della provincia di Parma, e naturalmente da giovani ospiti del Festival. Oltre 3000 ragazzi riempiranno quattro prestigiosi Teatri dell’ottocento nella provincia di Parma:

Teatro San Vitale di Fontanellato, Teatro Pallavicino di Zibello, Teatro Verdi di Busseto, Teatro Magnani di Fidenza e la gran finale che si svolgerà nella “Casa della Musica” di Parma.

 

In questa edizione speciale del 2024, con l’anniversario del diciottesimo anno, abbiamo deciso di rivolgere l’attenzione proprio a coloro che prima della maggiore età sperimentano momenti di particolare vulnerabilità e fragilità e a quelli che sono stati gli inizi del Barezzi Festival. In questo momento storico, considerata l’urgenza e la sfida sociale dell’abuso delle tecnologie, all’interno del Barezzi Lab, dedichiamo una particolare attenzione agli adolescenti della nostra comunità con l’auspicio di rafforzare i legami con il nostro territorio e contribuire attivamente alla realtà socioculturale parmense. Il Barezzi Lab accompagna i bambini e gli adolescenti in questo esercizio e percorso di scoperta, approfondimento e re-interpretazioni e affronta le seguenti sfide: 

– Educare i più giovani all’esercizio pedagogico dello “scoprire, approfondire e reinterpretare”, favorendo processi di crescita identitaria personale e collettiva, valorizzando la ricchezza del patrimonio artistico e culturale;

 

– Generare e consolidare aggregazioni e vincoli all’interno delle comunità e del territorio;
– Diffondere e promuovere strumenti che difendano i più giovani, specie se vulnerabili, da disturbi e dipendenze comportamentali provocati dall’uso e dall’abuso della tecnologia. 

Siamo fermamente convinti che la cultura e l’educazione rappresentino strumenti potentissimi di coesione e trasformazione sociale che producono, nel medio e lungo periodo, benefici duraturi anche per lo sviluppo economico. Così, diamo vita all’inizio di un percorso, una riflessione universale da condividire, una sfida da affrontare insieme e che possiamo racchiudere in due principi guida:

“More Touch – Less Screen”
“Più tatto – meno schermo meno scherno”.