Cantautrice inglese che trasforma il caos in melodie avvolgenti. 

Katy J Pearson nei due album finora pubblicati ha dimostrato una notevole capacità di scrittura che, unita al suo eclettismo performativo, la rende di difficile collocazione in un genere ben definito. Un’artista che proviene dal pop ma che nella sua, seppur breve carriera, ha saputo dimostrare una tendenza evolutiva e un percorso di maturazione che ne ha ibridato i connotati sonori.

Il pop come tratto di base, la sua voce del resto è intrisa di armonia. Il pop che si fonde con il folk (più o meno tradizionale), la melodia che fa rima con malinconia. Una malinconia che riverbera dalle sonorità post-punk e neo-psichedeliche. Annunciata per il 20 settembre l’uscita del terzo album “Someday, Now”.

Lavoro che promette di essere il più sicuro e maturo, con una track-list di dieci brani che mescolano confessioni strazianti e melodie notturne. Il singolo “Those Goodbyes” è una hit pop con grandi cori e sintetizzatori e rappresenta forse un cambio di marcia per la produzione artistica.

Katy ha recentemente collaborato con Yard Act, Metronomy, Orlando Weeks e Wet Leg per reinterpretare la colonna sonora di “The Wicker Man” in occasione del 50º anniversario del film. Una proposta musicale, quella di Katye J Pearson, che si colloca a metà strada tra il mondo main-stream delle hits accattivanti e quello di un cantautorato indie più profondo e articolato.